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Servizi finanziari: quali prospettive? Come pianificare gli acquisti nel lungo termine

Praticamente tutti gli approfondimenti relativi all’industria dei servizi finanziari pubblicati nel 2022 avvertono che la ripresa del settore è turbolenta e incerta. Stiamo inoltre attraversando una fase di rischio elevato e d’inflazione a livelli che non si vedevano da decenni.

Nell’arco di appena tre anni, i gestori del rischio delle istituzioni finanziarie hanno assistito a una pandemia che ha sconvolto l’economia e a un conflitto europeo. Se a questo quadro fosco si aggiungono i continui dissesti climatici e la prospettiva di debiti irrecuperabili, forse si comprende perché molte istituzioni si sentano impotenti.

Dalle assicurazioni al retail banking, dagli specialisti delle pensioni agli studi commercialisti, la maggior parte delle aziende che operano nell’ambito dei servizi finanziari sta cercando semplicemente di sopravvivere a questa fase di turbolenze. Molte potrebbero decidere istintivamente di tralasciare le idee innovative e concentrarsi su ciò che si è dimostrato redditizio in passato.

Fanno bene? Non sempre.

Anzi, spesso è vero il contrario. Perseguendo idee nuove e ambiziose, la vostra azienda potrebbe avere una marcia in più rispetto ai competitor che prediligono strategie più conservatrici.

Le organizzazioni che hanno continuato a puntare sull’innovazione durante la crisi finanziaria del 2008, ad esempio, ne sono uscite più forti rispetto a quelle che non l’hanno fatto1.

L’obiettivo dovrebbe essere prosperare nel lungo termine, non sopravvivere nel breve termine. Tuttavia, per adottare queste idee e cambiare la vostra strategia per il futuro, avrete bisogno di capitale.

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1Mckinsey.com

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“Nel Regno Unito, ad esempio, a giugno il tasso d’inflazione ha toccato il 9,4%, livello massimo dal 1982, quando l’Unione Sovietica si avviava al tramonto e le banche ritenevano che tassi elevati fossero un metodo fallace per combattere la disoccupazione.
Il catalizzatore principale dell’inflazione a quasi due cifre è l’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia. Nelle prime due settimane dopo l’invasione russa dell’Ucraina, i prezzi di petrolio, carbone e gas sono aumentati rispettivamente del 40%, 130% e 180%. Sebbene gli esperti ritengano che i prezzi abbiano raggiunto il picco, ci vorrà molto tempo per tornare ai livelli precedenti all’invasione.”