Abbiamo visto come il Lavoro Agile possa rappresentare un’opportunità di risparmio per le aziende; ma quali sono gli ulteriori lati positivi di questa pratica sempre più diffusa? Quali invece le aree di attenzione eventuali?

La principale criticità è legata alla sicurezza: le politiche di #smartworking non si dovrebbero improvvisare. Lo stato di emergenza attuale ha indotto molte aziende a rendere disponibile il #lavoroagile per i propri dipendenti, pur non avendo progettato per tempo l’adozione di tecnologie e soluzioni adeguate. Vero, l’emergenza non guarda in faccia a nessuno; ma sarà utile ed importante attrezzarsi quanto prima per una verifica delle soluzioni adottate e, magari, per la progettazione di un percorso che rappresenti davvero un beneficio – come raccontato nel precedente articolo – e non un rischio. Perché “aprire” la propria rete aziendale va fatto seguendo i criteri di sicurezza che applicheremmo a qualsiasi asset aziendale, oltreché seguendo criteri di usabilità ed economicità nella cui valutazione è importante farsi supportare da professionisti esperti.

Adottare questo tipo di soluzioni consente anche di incrementare i propri indici di #Sostenibilità, partecipando attivamente ai grandi obbiettivi per un futuro sostenibile definiti dall’”Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” delle Nazioni Unite. La sensibilità e la partecipazione a questi obbiettivi sono sempre più importanti anche per la piccola e media impresa; i consumatori, i clienti e le filiere sempre più favoriscono aziende etiche e prodotti “sostenibili”. Certo, la sostenibilità deve diventare parte della filosofia aziendale, ma si inizia valorizzando e contestualizzando ogni iniziativa, anche la più piccola.

Facile comprendere come le politiche di smart working possano contribuire alla diminuzione dell’inquinamento. I dati rilasciati da Global Workplace Analysis parlano chiaro: si stima che quasi 4 milioni di smart worker americani abbiano “risparmiato” al pianeta 3 milioni di tonnellate di gas serra l’anno, ovvero l’equivalente dell’eliminazione dalle strade di 617 mila veicoli. Inoltre, si riducono anche le necessità energetiche dell’intero sistema Paese (meno elettricità per le sedi centralizzate, meno petrolio per le auto, quindi minor dipendenza energetica dall’estero).

Anche per i dipendenti il Lavoro Agile può costituire una forma di risparmio: la possibilità di vivere in zone meno care con più alta qualità di vita, la riduzione dei costi per gli spostamenti casa/lavoro e per il pranzo, più tempo per la famiglia, meno necessità di collaborazione esterna sono alcuni degli aspetti più rilevanti. Questi risvolti concorrono al drastico miglioramento del bilanciamento fra vita lavorativa e vita privata (Work-Life Balance), uno degli indici più importanti quando si parla di Company Welfare (l’80% dei lavoratori monitorati dall’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano lo conferma).

In ambito poi di Pari Opportunità, le ricerche più recenti inquadrano come il Lavoro Agile possa contribuire alla valorizzazione del lavoro femminile anche se, affinché ciò avvenga, c’è ancora un gap culturale importante da superare. Servono alle donne, così come a tutti gli smart worker, una buona disciplina personale, una formazione specifica in merito e più in generale maggiori politiche dirette alla parità di genere affinché il beneficio sia davvero distribuito equamente su entrambi i generi anche in Italia (e non si trasformi in un sovraccarico di lavoro a discapito del genere femminile).

Ci sono poi gli impatti sull’ecosistema che ci circonda; abbiamo assistito per anni allo spopolamento delle aree rurali in favore delle grandi città. Le forme di Lavoro Agile favoriscono la ripopolazione di quelle aree precedentemente sfavorite in quanto “distanti” dal luogo di lavoro; alcuni indici suggeriscono come possano persino contribuire alla diminuzione della micro-criminalità, in particolare dei furti in appartamento, resi più difficili dalla presenza in casa anche in ore diurne.

In conclusione, sono molti gli aspetti positivi e le considerazioni da fare sulla adozione del Lavoro Agile. Il consiglio principale é farsi affiancare da professionisti in grado di aiutare le aziende a trarre il meglio dalle opportunità che innovazione, tecnologia e perché no, persino questa emergenza ci stanno insegnando.

Giorgia Palazzo, ha maturato quasi 30 anni di esperienza all’interno delle multinazionali IT ricoprendo diversi ruoli di responsabilità a livello internazionale. Alcuni dei suoi progetti più di successo l’hanno portata a lavorare con diversi governi regionali al fine di ridurre i costi delle infrastrutture IT migliorando i servizi al cittadino.

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