Un recente approfondimento sull’evoluzione del settore dovuta all’emergenza globale

Il Corona Virus ha provocato una crisi senza precedenti, colpendo tutti i settori, in tutto il mondo, in pochi mesi.

L’obiettivo di questo approfondimento è fornire una panoramica delle conseguenze dell’emergenza Covid-19 per il mercato europeo delle autovetture. Daremo conto anche degli sviluppi previsti dei Valori Residui, includeremo una panoramica aggiornata degli incentivi per paese volti a stimolare la vendita e la sostituzione delle auto e, ultimo ma non meno importante, alcune nuove opportunità che potrebbero farsi strada nel breve periodo.

Gestione dell’emergenza in seguito al lockdown

Conseguenze sulla produzione globale

  • Al momento secondo gli scenari più probabili:
  • nel 2020 il mercato europeo subirà una flessione compresa tra il 20% e il 30%;
  • per raggiungere nuovamente i volumi del 2019 bisognerà aspettare fino al 2023;
  • la capacità produttiva diminuirà per far fronte ai volumi inferiori;
  • in tutti i principali mercati produttivi si stanno verificando delle diminuzioni di personale.
  • In alcuni paesi, ciò causerà verosimilmente gravi problemi di approvvigionamento.
    • Conseguenze per il Mercato Automobilistico in Europa

      • A giugno le vendite di autovetture in Europa sono calate del 35%;
      • in alcuni paesi, come in Francia, si intravedono i primi segnali di ripresa.

      Conseguenze per il Mercato dei Veicoli Commerciali

      • Lo scorso giugno in Europa le vendite di veicoli commerciali leggeri sono diminuite del 10%;
      • In alcuni Paesi, come per esempio Francia e Polonia, le vendite stanno riprendendo più velocemente di quelle dei veicoli ad uso personale.

      Come l’emergenza colpisce le aziende di tutto il mondo

      Conseguenze per le imprese proprietarie di flotte

      • Le previsioni pessimistiche relativa al PIL influiscono sulle aspettative del Valore Residuo per i mercati automobilistici europei. Tuttavia, le riduzioni attese presentano delle differenze:
      • Francia / Italia / Spagna / Belgio / Portogallo: le previsioni di calo del Valore Residuo per il 2020 si attestano intorno al 3-4%, mentre ci si aspetta che nel 2022 i valori saranno ancora inferiori del 3-4% rispetto ai livelli pre-Covid;
      • DACH: si stima un calo di circa il 2,5% nel 2020, con lievi miglioramenti nel 2021 e 2022;
      • Paesi Nordici: si prevede un calo di circa il 2% nel 2020 e una lenta risalita al -1% nel 2021;
      • Europa Orientale: ci si aspetta un calo di circa il 3-4% nel 2020, con valori inferiori di circa l’1% rispetto ai valori Pre-Covid nel 2022.
      • Paesi Bassi: è previsto un calo di circa il 3% nel 2020, con lenta risalita fino a -1,7% nel 2022.
      • Regno Unito (non presente nel grafico qui sotto): previsto un calo di circa l’1% nel 2020, scendendo ulteriormente a circa il 3,5% al di sotto dei livelli pre-Covid nel 2022.
      • Le nostre aspettative sulla base degli aggiornamenti al 18/8/2020

        • In questa difficile fase, molti governi sono determinati a sostenere l’industria automobilistica, che in realtà stava già affrontando numero sfide anche prima dell’emergenza Covid-19. Nuove tecnologie, nuovi competitor, il passaggio a zero emissioni e margini ridotti. La pandemia e le sue conseguenze hanno intensificato la pressione a cui il settore è sottoposto.
        • Per stimolare la vendita di auto nuove o la sostituzione dei veicoli più datati con modelli recenti, alcuni paesi introdurranno diversi tipi di incentivi. Per un aggiornamento al riguardo, consultate la panoramica degli incentivi in allegato.
        • Ma questo aumento di incentivi comporta anche dei rischi: gli acquirenti potrebbero interpretarlo come un segnale che le auto nuove sarebbero troppo care senza gli incentivi stessi. E un calo dei costi di transazione delle auto nuove riduce i costi di transazione delle auto usate, abbassando ulteriormente anche le aspettative sui Valori Residui.
        • Allo stesso tempo, i governi corrono il rischio di creare un eccesso di offerta di auto usate. Questo potrebbe essere il caso delle auto ibride elettriche plug-in (PHEV), che sono particolarmente promosse e diffuse nel segmento delle auto aziendali. Tuttavia, per l’acquirente di auto usate non vi è alcun vantaggio nella scelta di auto PHEV rispetto alle auto a carburante.

        Tuttavia, vediamo anche alcune opportunità!

        • Molti rivenditori abbracciano nuovi modelli di business, come le vendite online.
        • Inoltre, la riluttanza a utilizzare i trasporti pubblici può portare ad un aumento della domanda di auto usate e aumentare i Valori Residui in alcuni paesi.
          • Hai bisogno di consigli o chiarimenti?
            Non esitare a contattarci.

            About the Author: Alfredo Longo, è un professionista con un’importante esperienza maturata in contesti multinazionali sia in ambito Pianificazione Strategica e Controllo di Gestione, sia in ambito Vendite e Marketing.
            Prima di entrare in Expense Reduction Analysts, Alfredo ha maturato esperienze pluriennali in diversi contesti internazionali. Ha iniziato la sua carriera nel Largo Consumo, prima in Caffè Kimbo e poi in Johnson & Johnson, per poi divenire consulente in Accenture dove, in oltre 11 anni di permanenza, ha ricoperto il ruolo di Project Manager prevalentemente nel settore Automotive.
            In tale settore Alfredo ha lavorato come consulente per tutti i principali player di mercato, ha guidato progetti sia interni alle aziende sia presso le reti di Concessionarie, diventando uno dei principali esperti italiani nell’ambito della consulenza ai Dealer in particolare in tema di profittabilità.
            All’interno di Expense Reduction Analysts, svolge prevalentemente attività di Business Development e di Client Management. Come categoria di costo, è specializzato nel Travel Management (spese per Voli, Treni, Hotel).

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